News : Donazioni di reperti museali

Il GSES ritrova e valorizza importanti documenti e reperti museali sulla storia dell’energia solare

Per iniziativa del GSES (Gruppo per la storia dell’energia solare) e della Fondazione Luigi Micheletti, il centro documentazione dell’ambiente del costituendo museo dell’industria e del lavoro di Brescia si è arricchito negli ultimi mesi di due importanti acquisizioni, che vanno ad aggiungersi alla parte relativa all’energia solare del fondo di Giorgio e Gabriella Nebbia, già inventariato. L’inventario è consultabile nel sito www.musil.bs.it.

L’archivio personale del Prof. Giovanni Francia è stato donato al centro dagli eredi nello scorso mese di settembre. Nato a Torino il 15 luglio 1911, libero docente e professore incaricato presso l’Università di Genova, tra il 1955 e il 1980, Francia sviluppò e registrò in Italia e in altri paesi 21 brevetti, di cui alcuni di grande rilevanza tecnico scientifica e industriale. Scienziato, inventore e pioniere di livello internazionale nel settore dell’energia solare, nel 1961 ideò le celle antiraggianti; nel 1964 fondò la stazione solare di San Ilario dove costruì nel 1965 la prima centrale solare a concentrazione a torre; fu consulente dell’Ansaldo dal 1973, in particolare per la realizzazione della caldaia dell’impianto solare ad Adrano (Catania).

Morto il 25 aprile 1980 a Genova, conosciuto a livello mondiale come il padre delle centrali solaritermoelettriche, Francia fu quasi subito del tutto dimenticato. Così anche furono dimenticati i suoi numerosi e straordinari contributi allo sviluppo delle più svariate applicazioni dell’energia solare e di ricerche avanzate nel settore, dalla produzione di calore alle basse, media e alte temperature, al progetto della città solare, allo studio dell’equilibrio termico della terra.

Fortunatamente gli oltre vent’anni di attività di Francia sono dettagliatamente documentati nel suo archivio personale conservato dagli eredi, che il GSES ha potuto consultare per la prima volta nel febbraio 2005.

L’archivio di Francia, ora a Brescia, una volta catalogato, sarà anch’esso a disposizione per consultazione degli studiosi su internet. L’archivio si compone di 8 faldoni e 8 scatole equivalenti a circa 22 buste; i documenti, da ordinare, contengono: carteggi e corrispondenza di lavoro; brevetti; pubblicazione di lavori; lettere e documenti; congressi, conferenze e seminari; progetti; consulenze; rassegna stampa e ritagli di articoli. A compendio della documentazione d’archivio fanno parte del fondo un centinaio di pubblicazioni a stampa (libri, testi specialistici sul solare e sulle fonti di energia, unitamente a riviste specializzate internazionali).

Nel mese di ottobre 2005, Maria Luigia Grassi Linares, erede dell’Ing. Ferruccio Grassi, scomparso il 25 giugno 1980 (era nato a Lecco il 22 giugno 1897), ha donato al centro di Brescia quello che resta della pompa SOMOR. Si tratta di un’eliopompa ovvero “pompa solare” azionata dal calore del sole che Grassi realizzò agli inizi degli anni cinquanta del novecento, capace, a seconda dei tipi, di pompare da 10 a 50 metri cubi di acqua da pozzi profondi fino a 100 metri.

La pompa SOMOR, il cui nome deriva dall’omonima società che la costruì, è considerato un importante reperto solare storico in quanto conobbe momenti di eccezionale fama internazionale nel corso della prima grande esposizione solare tenuta a Phoenix in Arizona negli Stati Uniti nel 1955 e, successivamente, nel 1961, alla mostra tenuta a Roma, in parallelo al Congresso delle Nazioni Unite sulle nuove fonti di energia.

Il corpo principale della pompa giaceva dal 1980 dimenticato nel depositio del Museo della Scienza e delle Tecnica di Milano. A seguito di una serie di ricerche iniziate casualmente negli Stati Uniti, è stato possibile individuarlo e acquisirlo al centro di Brescia per volontà dell’erede.

La pompa SOMOR sarà esposta, in attesa dell’apertura della sede centrale, presso “La città delle macchine” di Rodengo Saiano (BS), polo museale distaccato del Museo dell’Industria e del Lavoro E. Battisti, il quale sta approntando una sezione di grande interesse in Valle Camonica. In una ex centrale del'Enel, a Cedegolo, verrà realizzato un Museo dell'energia idroelettrica, attento alla storia e alle problematiche attuali delle fonti energetiche rinnovabili.

Il Gruppo per la storia dell’energia solare e la Fondazione Micheletti stanno inoltre al momento negoziando nuove acquisizioni sia a carattere documentario che museale.

Le iniziative in corso a Brescia è previsto che siano parte di un più ampio e ambizioso programma nazionale volto a realizzare un archivio e museo sulla storia dell’energia solare, avvalendosi sul piano opertativo, in aggiunta del polo di Brescia, di un secondo polo a Roma e un terzo nel sud Italia, quest’ultimi in corso di organizzazione.

Il Gruppo per la storia dell’energia solare (GSES) è un’organizzazione di volontariato senza scopo di lucro avente come scopi: promuovere lo studio e la conoscenza della storia dell’uso dell’energia solare (nelle sue forme dirette e indirette) con finalità di carattere sociale, civile e culturale; promuovere una maggiore consapevolezza sul funzionamento della Terra nonché sull'uso delle sue risorse naturali rinnovabili ai fini dello sviluppo umano e socio economico (www.gses.it; info@gses.it).

La Fondazione Luigi Micheletti è specializzata sulla storia contemporanea. Possiede una biblioteca di oltre 60.000 volumi e 12.000 testate di periodici. Molte centinaia di testi e riviste riguardano l’energia solare. (www.fondazionemicheletti.it; micheletti@micheletti.it).

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